MASSAROSA. Chi ha subito la truffa racconta che era davvero ben orchestrata e ingegnata. Protagonista, sfortunta, una signora che abita in una villetta a Piano di Mommio, in via dei Ghivizzani. La donna è stata contattata da due signori, due persone che a prima vista sembravano dei veri professionisti: divise e automobile con stemmi d’ordinanza, radioline per parlare con la centrale, strani strumenti in mano. Professionisti lo erano davvero, ma della truffa.

“Signora, col maltempo di questi giorni c’è stata una perdita di gas. La perdita si verifica nell’acqua, potremmo fare delle verifiche in casa sua?”. La donna li fa entrare e comincia il finto sopralluogo. “Sente questo odore? E’ il metano che si disperde nell’acqua. Il problema è che crea un particolare acido che è dannoso per gli oggetti in oro. Signora, con quella fede al dito, le conviene uscire da questa stanza. Anzi, le conviene mettere l’oro in frigo, che è l’unico posto che ne garantisce l’integrità”. La donna, che effettivamente sente uno strano odore nell’aria (e solo dopo capirà che sono stati proprio i due finti operai a spruzzare qualche sostanza), si affida al loro consiglio, raccatta l’oro, e lo infila in frigo. Il sopralluogo dura qualche altro minuto, poi i due raccolgono un po’ di dati e ripartono. Con loro però se nè andato anche l’oro dal frigo.

La donna se ne accorge quando ormai è troppo tardi: è stata derubata, sotto i suoi occhi, con scaltrezza. A raccontarci la sua storia alcuni suoi vicini di casa. “E’ bene che si sappia: non aprite a nessuno. Spesso dicono che sono le persone anziane ad incappare in queste truffe: invece no, sono abili davvero, bisogna tutti prestare la massima attenzione”.

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